lunedì 25 marzo 2013

Cappadocia docet

Dopo un lunghissimo viaggio in bus da Istanbul giungiamo all'estremità più ovest della cappa doccia: Gozelyurt, un luogo mistico non ancora assalito da turisti.

Il paese sembra deserto ma basta entrare in una taverna per scoprire che la gentilezza e un senso quasi religioso dell'ospitalitá sono ancora più visibili in questa parte di terra dove un tempo vivevano in gran parte famiglie greche ortodosse in intere città scavate nella roccia e che oggi restano ruderi che ci regalano alcune delle più belle cose mai viste.

Il nostro alloggio é un ex monastero del 1300 oggi riconvertito a piccolo albergo a gestione familiare.

Qui tutto é calma, silenzio, abbandono e gentilezza estrema.

Ogni forestiero è salutato con estrema cordialità e perfino le donne chiedono di esser fotografate in segno del passaggio di un evento non completamente usuale da queste parti.

La valle dell'ilhara é una delle cose più intense che un viaggiatore possa capitare di vedere, il silenzio che domina questa valle sarà un ricordo prezioso che porterò con me per molto tempo ancora..

Ma il viaggio continua...































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